La Chiesa di Santa Maria della Catena, costruita sopra la spiaggia di Fontania nel luogo anticamente denominato "Santa Fortunata", ebbe origine nel Seicento (1635). Nel corso dei secoli fu luogo di ritiro di santi e fu sempre abitato da eremiti. Nell'800 fu visitato da Pio IX (25 aprile 1849) durante il suo esilio gaetano. Di lì a poco la chiesetta subì un primo radicale restauro per munificenza di Ferdinando II, che ampliò il presbiterio e fece costruire la cupola.
Dal 1940 il convento annesso è affidato alle cure delle suore Adoratrici del sangue di Cristo che, nel 1950, lo ampliarono sul versante verso il mare e successivamente costruirono un nuovo edificio. Allo stato attuale la chiesetta si presenta come una piccola cappella dalle linee semplici e disadorne.
Il suo interno è a una sola navata con due cappelle laterali nella parte mediana dell'invaso. In fondo all'abside piatto ha un piccolo altare barocco del sec. XVIII trasferito in questa chiesa nel 1928 da S. Giovanni a Mare a seguito dei restauri dell'insigne edificio di stile tardo bizantino. Al suo centro, su quattro grandi piloni, si innesta la cupola emisferica con alto tiburio.