I lavori del complesso cimiteriale risalgono al 1850, sotto il decurionato di Pasquale Monetti e la Cappella Maggiore, terminata nel 1857, si conserva tuttora nella sua integrità. Si presenta come tipico prodotto dell'espressione architettonica cimiteriale dell'Ottocento.
Preceduto da un ampia scalinata a doppia rampa fiancheggiata da due corpi di fabbrica adibiti rispettivamente a obitorio e a ufficio del custode, è a una sola navata con abside piatta e una piccola sacrestia sul lato destro del presbiterio. L'area presbiteriale è sormontata da una cupola a crociera a sezione ogiva. Lungo le pareti maggiori, sotto un cornicione fortemente aggettante, due nicchie poco sporgenti racchiuse a archi a tutto sesto.
La facciata, semplice e austera, mostra sui due lati una coppia di lesene con capitelli dorici, che si interrompono all'altezza del cornicione da cui si diparte l'attico che culmina al centro con un piccolo fastigio recante una croce di ferro.