L'edificio fu realizzato tra il 1850 e il 1853 in occasione degli sventramenti del tessuto medievale della città voluti da Ferdinando II per tracciare le rampe Guastaferri per scopi militari. Il grosso fabbricato sostituì, pertanto, "diruti e meschini casamenti" e fu donato alla città.
Denominato originariamente "Padiglione di Città", fu destinato, nella seconda metà dell'800, a carcere mandamentale con la capacità di ospitare circa 60 detenuti. Dismesso da tale funzione è stato prima abitato dal personale di servizio dell'Amministrazione Comunale e successivamente (anni '70-'80) sottoposto ad un radicale restauro strutturale. Attualmente è abitato da famiglie bisognose.