Il campanile della Cattedrale è il monumento più noto ed importante di tutta Gaeta, di mole maestosa è stato edificato sul sito dell'antica chiesa di S. Maria del Parco.
Esso fu costruito tra il 1148 ed il 1279 su progetto del "magister" Nicholangelus Romanus. Costituito da un basamento, per il quale sono state riutilizzate le pietre del mausoleo di Lucio Sempronio Atratino, su cui grava il peso di tre celle campanarie (che si aprono con eleganti bifore) aventi sulla sommità un cupolino ottagonale, su cui si trova la grande croce in ferro.
Oggi è il campanile della Cattedrale di S. Maria Assunta in Cielo, in passato era l’entrata della chiesa originaria, sorta nel X-XI secolo dalla preesistente chiesa dedicata a Santa Maria del Parco del VII secolo.
Si tratta di un vero gioiello, un eccellente esempio di arte medievale dell’Italia Centro Meridionale, risalente al XII secolo e realizzata da Nicola D’Angelo. In stile arabo moresco è alto 57 metri e costituito da 3 piani sormontati da cupolino ottagonale. All’interno sono custodite opere di epoca romana, come colonne, sarcofagi e 2 bassorilievi marmorei raffiguranti la storia di Giona e del mostro. Un campanile ove il romano diventa romanico e il romanico già tende al gotico, con tracce pittoresche che provengono dall’Oriente testimoniate dalle maioliche smaltate che scintillano dalla sua cupola. Lungo la scala che conduce alla porta d'ingresso, sono collocate delle colonne con metope e triglifi , provenienti dal Mausoleo romano di Sempronio Atratino del I sec.a.C. Su entrambi i lati della scalinata sono posti due sarcofagi romani,sormontati da rilievi provenienti dall'antico duomo. I due rilievi sono collegati e rappresentano la vicenda biblica di Giona , inghiottito e poi rigettato da un enorme cetaceo (in latino pistrice).
Si distinguono tre parti: l'inferiore (in origine una torre) con arco ogivale (sec. XII) costruita con massi e colonne monoblocco, con pezzi di monumenti romani; la parte mediana in tre piani di stile arabo-siculo con bifore e decorazioni di archetti intrecciati, fasce e balaustre cieche, adornate di esagoni policromi del marmoraio Nicola di Angelo (sec. XII); la superiore con cuspide ottagonale e angoli con torricelle cupolate, maiolicate secondo i modelli siculi e amalfitani (sec. XIII).
Il campanile è sormontato da una cuspide ottagonale ed è decorato, per tutta la sua altezza, da varie file di piccole arcate.