Martedì 9 luglio alle ore 17:30 presso la Pinacoteca comunale “Antonio Sapone” di Gaeta (Via De Lieto, 21), sarà inaugurata la mostra antologica Mario Lanzione Opere 1974-2024, promossa dal Comune di Gaeta, dall’Associazione Culturale “Novecento” (ente gestore della Pinacoteca comunale) in collaborazione con il Museo-FRaC Baronissi e il Museo ARCOS di Benevento.
Cinquant’anni di pittura che hanno visto impegnato l’artista, originario di Salerno ma da oltre due decenni residente a Benevento, impegnato nel lavoro di ricerca sui linguaggi dell’astrazione, muovendo l’attenzione dapprima a registri di un’astrazione lirica che, sul finire degli anni Settanta, volge l’interesse verso una nuova stagione dell’arte astratta, dapprima concreta e poi neocostruttivista.
Oltre settanta opere in mostra che tracciano “un significato percorso – osservano Antonio Lieto e Vincenzo Lieto, rispettivamente direttore e direttore artistico Associazione Culturale Novecento, ente gestore Pinacoteca comunale – che attraversa momenti particolari dell’esperienza pittorica di Lanzione e che
s’intrecciano con quanto è accaduto in Italia in quegli anni”
“Sono estremamente orgoglioso di ospitare nella nostra Pinacoteca comunale una mostra antologica dell’artista Mario Lanzione – rileva Cristian Leccese sindaco di Gaeta – che ho avuto il piacere di conoscere nel 2021 quando gli consegnai il Premio alla carriera assegnatogli dal Comune di Gaeta su indicazione del Comitato artistico della Pinacoteca “Antonio Sapone”, e di apprezzare come pittore nelle due sue partecipazioni alla Rassegna del Porticato gaetano (2021 e 2023). In entrambe le occasioni ho avuto modo
di osservare la sua ricerca estetica in cui astrazione e geometria erano i principi portanti, pur affrontando tematiche attuali e stringenti come La pancia del Mediterraneo e L’occhio della Medusa - dedicato a Italo Calvino. Auguro all’artista il migliore successo possibile per la sua prossima mostra gaetana e di tornare a
Benevento con un bel ricordo dell’esperienza nella nostra città”.
In occasione della mostra è stata pubblicata la monografia curata dal professor Massimo Bignardi, Mario Lanzione Opere 1974-2024, pubblicata da Gutenberg Edizioni. insignito, lo scorso anno,
“L’orizzonte sul quale si muove la riflessione che Lanzione (all’anagrafe Mario Lansione) da anni ha avviato sostanzialmente nell’esperienza pittorica – scrive Bignardi, insignito lo scorso anno del premio “Una vita per l'arte 2023” –, non può prescindere dal suo rigore sia per l’impianto compositivo, sia per la coerenza etica, che fa da battistrada al suo impegno di artista. […]
Ne deriva una pittura, in generale una complessiva visione dell’arte che, facendo mia l’affermazione di Kandinskij diretta, nella lettera del 1935, a Carlo Belli, è «senza macchia e senza paura». Con ciò cosa voglio dire? Innanzitutto, porre in evidenza il rigoroso procedere con convinzione, senza farsi prendere, né dalla nostalgia di una stagione a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, anni della sua formazione tra il Liceo Artistico e l’Accademia di Belle Arti di Napoli, né tantomeno dal rincorrere le valchirie della Transavanguardia, volteggianti alte nel cielo degli Ottanta e in parte dei Novanta. La tenuta di una concezione del colore e del suo rapporto con lo spazio piano della tela o di altro supporto caratterizza il suo procedere, “senza macchia”, ossia senza perdere il controllo della composizione. Lo è sia se affidata ai registri di un’astrazione geometrica, sia se recupera un processo di astrazione di matrice informale ove, come avviene nei lavori recenti, tipicizza il procedere in anni, decenni, nei quali l’operare sulla definizione di
“astrazione” ha portato a conseguenze di continui e reiterati ‘ritorni’. […] “Senza paura” è l’altro aspetto che si palesa chiaro osservando la traccia lasciata fin ad oggi dal suo lavoro. Mario insiste, con coerenza, su equilibri formali, su dettati compositivi, che ondeggiano, ora richiamando quella geometria dove l’angolo
acuto manifesta calore, quello retto freddezza e così via, ora liberandosi di tale grammatica per acquisire la forza espressiva che la materia, nel suo dato esistenziale, gli offre”.
LANZIONE (all’anagrafe Mario Lansione) - nato a Sant’Egidio del Monte Albino (SA), si diploma al Liceo Artistico di Salerno, terminando gli studi al Corso di Pittura dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. Già docente di Discipline Pittoriche per gli Istituti d’arte e i Licei Artistici. Sin dalla formazione ha mostrato interesse per l’arte astratta e, dal 1975, avvia la sua personale esperienza che coniuga la pittura Informale con l’Astrattismo Geometrico. Dagli anni Settanta compie viaggi di studio nelle maggiori città europee e partecipa a mostre collettive e a rassegne, nonché tiene diverse personali. Dal 1976, espone alla “Schmuck/Galerie” di Basilea, alla galleria d’Arte “La Roggia” di Pordenone, alla “Plusart” di Venezia Mestre, allo “Studio Miele” di Ancona e all’”Idioma” di Ascoli Piceno. Partecipa, su invito, a diverse edizioni del premio “Francesco Paolo Michetti” a Francavilla a Mare ed entra a far parte dei giovani artisti della galleria d’arte “di San Carlo” di Napoli, uno spazio che pone molta attenzione alle nuove esperienze della cultura artistica italiana, animato e sostenuto da Raffaele Formisano. Nel 1988, è presente a Palazzo Marchi di Pordenone con il gruppo “Una linea napoletana”, mostra curata da Enrico Crispolti che firma anche la presentazione al catalogo edito da Mazzotta.
Qualche anno più tardi, nei primi del decennio Novanta è tra i fondatori ed esponenti del gruppo “Generazioni”, con Renato Barisani, Gianni De Tora, Carmine Di Ruggiero, Antonio Manfredi e Domenico Spinosa, figure rappresentative dell’astrazione in Campania. Con mostre personali e collettive è presente nel panorama nazionale e internazionale dell’arte, con esposizioni a Berlino, Buenos Aires, Innsbruck, Istanbul, Mendoza, Miami, Salisburgo, San Juan, Tokyo, Zurigo, Elda, Santa Pola-Alicante. Nell’estate del 1999 la mostra viene presentata alla casina Pompeiana di Napoli, con testi in catalogo di Ela Caroli, Marco Meneguzzo e Giorgio Segato. Nel 2012, il “Gruppo Astrattismo Totale” di cui è fondatore nonché teorico dei principi ideologici espressi nei testi Astrattismo Totale. La geometria e la materia – l’istinto e la ragione, tra segno, luce e spazio ( ARTE/ studio-G5 IN/out, Benevento, 2013), Astrattismo Totale. Razionale e
Irrazionale tra geometria e materia (Paparo Editore, Napoli, 2014); Connessioni speri - mentali. Nuovi percorsi nel solco dell’Astrattismo Totale (ARTE/studio-G5 IN/out, Benevento, 2018) presentati, rispettivamente, alla galleria “Recò” di Città di Castello, al Palazzo delle Arti di Napoli (PAN) e all’Arte/Studio Gallery di Benevento. Nel 2016, il Museo-FRaC Baronissi gli dedica l’antologica “Carte, trasparenti scenari” curata da Massimo Bignardi e con testi critici dello stesso, di Enrico Crispolti e di Ada Patrizia Fiorillo. Seguono, in Spagna, due importanti mostre personali alla “Fundacion Paurides” di Elda del 2017 e “Geometria Espiritual” al Museo del Mar “Castillo Forteleza” de Santa Pola, curata da Maria Cerda Bertomeu e testi critici di Valeriano Venneri. Dello stesso anno è anche l’antologica “Geometrie Materiche” al Museo ARCOS di Benevento curata da Ferdinando Creta. Nel 2018, per un confronto tra Arte Contemporanea e Bizantina viene scelta una sua opera Ascensione per la mostra “Icone bizantine e arte contemporanea in dialogo” al Palazzo Marliani Cicogna di Busto Arsizio (VA). In continuità con le ricerche perseguite dal 2012 al 2019, espone con il Gruppo Astrattismo Totale alla galleria “Recò” di Città di Castello (PE); al Museo d’Arte Contemporanea di Rende (Cosenza); al Museo di Arte Contemporanea di Busto Arsizio (VA), alla galleria “Arianna Sartori Arte e Object Design” di Mantova. Nel 2023 scrive il testo Astrattismo Totale. Radici ed evoluzione di un nuovo linguaggio aniconico (Gutenberg editore, Baronissi, 2023) presentato al Museo di Arti Applicate di Nocera Superiore (Sa) e al Museo del Calzado di Elda in Spagna. Il Gruppo, nel 2024, allargato ad altri componenti provenienti dall’Umbria e dalla Puglia, con il testo critico di Francesco Creta Per una lettura dell’Astrattismo Totale espone allo Spazio Start di Giovinazzo (BA). Nel 2022, con la partecipazione alla XXXIII edizione del “Porticato Gaetano” di Gaeta, gli viene attribuito il Premio alla Carriera.
Di lui, tra gli altri, hanno scritto: Giorgio Agnisola, Massimo Bignardi, Giovanni Cardone, Ela Caroli, Ettore Ceriani, Vitaliano Corbi, Manuela Crescentini, Ferdinando Creta, Francesco Creta, Enrico Crispolti, Giorgio Di Genova, Luigi Paolo Finizio, Ada Patrizia Fiorillo, Gino Grassi, Eugenio Lucrezi, Mario Maiorino, Paola Martusciello, Marco Meneguzzo, Aniello Montano, Riccardo Notte, Rosario Pinto, Nicola Scontrino, Giorgio Segato, Maurizio Vitiello.
Vive e lavora a Benevento (mariolanzione@gmail.com; Fb: Mario Lanzione Artista; Instagram: _lam_art__).
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Tutti i giorni, compreso i festivi dalle ore 11,00-13,00/16,00 - 20,00
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