«Ritenendo mio dovere assoluto tutelare i cittadini sui disservizi che si verificano sul territorio, da una decina di giorni sono in contatto con i vertici di Aqualatina per chiedere di organizzare un incontro fra sindaci e per attuare una razionalizzazione più mirata del flusso idrico destinato a Gaeta, dando anche maggiori informazioni alla popolazione in questa fase di emergenza idrica».
Lo afferma il sindaco Cosmo Mitrano il quale spiega che «rispetto agli altri Comuni del sud pontino che subiscono analoghi fenomeni di bassa pressione a causa della limitata disponibilità della risorsa idrica, la città di Gaeta deve far fronte sia alle esigenze dei residenti che a quelle dei numerosissimi turisti che hanno scelto di trascorrervi le proprie vacanze, con un aumento del fabbisogno tipico della stagione estiva». Da qui la necessità, sostiene il primo cittadino, di aumentare la quantità del flusso idrico verso la sua città e di farlo in maniera più oculata, diversificando cioè anche le zone dove si manifesta il fenomeno della riduzione della pressione ed informando i cittadini sulle fasce orarie in cui si manifesta il disagio dell'interruzione.
Al riguardo, il primo cittadino ringrazia il dirigente Pianificazione e controllo dell'Ente d'Ambito Territoriale Ottimale (ATO) n. 4 di Latina, ing. Angelica Vagnozzi, per aver accolto il suo «grido di dolore» ed il suo invito a convocare la riunione che si terrà il 7 settembre nella sede distaccata della Provincia di Latina dove sarà esaminata l'emergenza idrica nei Comuni del Sud Pontino.
Gli effetti della siccità degli ultimi anni impongono nuovi criteri per massimizzare l’efficienza dell’uso delle poche risorse idriche disponibili. Pertanto, laddove il fenomeno della siccità nei territori del Sud Pontino dovesse persistere con conseguente disponibilità limitata della risorsa idrica presso le centrali di produzione di Mazzoccolo e Capodacqua, il sindaco Mitrano ritiene necessario che sia individuata una soluzione alternativa per evitare di esporre la popolazione locale a seri rischi di carattere igienico-sanitario.
L’acqua è chiamata “oro blu” perché è una risorsa preziosa, ma limitata. Eppure è fondamentale per la nostra vita e per gli equilibri naturali, che in ogni caso sono sempre legati alla nostra sussistenza. Un circolo “virtuoso” dal quale non possiamo sottrarci, ma che a causa dei cambiamenti climatici, dell’aumento della popolazione - specialmente durante la stagione estiva - e del conseguente sfruttamento di questa risorsa sta cambiando i suoi equilibri.
Il sindaco Mitrano sostiene che urgono nuove soluzioni che la Conferenza dei Sindaci del 7 settembre dovrà individuare dando risposte concrete e risolutive, finalizzate ad evitare i disagi ai cittadini e assicurando sempre e comunque la reperibilità della risorsa idrica. (RM)