L’Amministrazione comunale dà il via al progetto "A scuola di Ripar-Azioni", promosso dalla cooperativa CRISI Scarl Onlus nell'ambito dell'iniziativa nazionale della "Rete delle Scuole Riparative", con il patrocinio del Ministero della Giustizia, Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità - Ufficio Locale penale esterno di Latina, che interesserà i ragazzi delle scuole del nostro territorio.
Un percorso formativo già iniziato lo scorso anno, in cui si parlerà di mediazione, di gestione del conflitto ma soprattutto di “Riparazione”, di cura delle relazioni umane, di responsabilità delle proprie azioni e del sentire la responsabilità di riparare un danno, partendo dalla conoscenza e dai valori della Giustizia Riparativa.
Obiettivo dell’iniziativa è diffondere tra i giovani la cultura della Riparazione, affinché prendano consapevolezza di come alcuni comportamenti, che possono concretizzarsi in violazioni di norme giuridiche, possono creare anche danni invisibili alle persone coinvolte e alla comunità, e devono quindi essere riparati: l’intento è fornire ai ragazzi gli strumenti e indicare le modalità attraverso cui porre rimedio alle azioni negative, intervenendo sulle relazioni umane e sul dolore provocato al danneggiato, andando a curare le sue ferite. Da qui il nome “A scuola di Ripar-azioni”, per mettere in campo i protagonisti impegnati a riparare il danno causato al prossimo e alla collettività.
Il progetto è attualmente in corso presso gli Istituti comprensivi “Giosuè Carducci” e “Principe Amedeo” di Gaeta, e vede impegnati i ragazzi delle terze classi in attività laboratoriali, realizzate dagli avvocati Roberta Castini, Monica Costa e Giuseppina Cupolino, esperti mediatori penali e operatori di giustizia riparativa dell’Associazione C.R.I.S.I. Scarl Onlus, nonché da interventi della dott.ssa Sabrina Mazzante, funzionario Ministero di Grazia e Giustizia Dipartimento per la Giustizia Minorile ULEPE di Latina. Al termine del progetto, i ragazzi saranno invitati a presentare i propri lavori, risultato delle attività laboratoriali svolte, e le proprie riflessioni in un incontro conclusivo dinanzi all’Amministrazione comunale e ai dirigenti scolastici.
Tutte le scuole nazionali che fanno parte della "Rete delle scuole Riparative" parteciperanno infine al Contest "Ripariamo il mondo", organizzato dalla Coop.va CRISI Scarl Onlus e Associazione Borgo di Valogno APS, che porterà la giuria nominata a scegliere - tra tutti i lavori eseguiti dai ragazzi sul tema dei valori espressi dai progetti di riparazione e mediazione realizzati a scuola - un elaborato vincitore, che diventerà un'opera da riportare su tela gigante da parte di un artista del luogo.
In questo contesto si inserisce il Convegno che si terrà il prossimo venerdì 24 febbraio, alle 10:00, presso il Castello Angioino, dal titolo “Non Puoi non Saperlo…se non lo fai non ti metti nei guai”, sul tema del “bullismo e cyberbullismo”. Il convegno, che gode del patrocinio del Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza Regione Lazio, e del Ministero della Giustizia – Dipartimento per la Giustizia Minorile di Comunità - Ufficio Locale di Esecuzione Penale Esterna di Latina, affronterà i temi del bullismo e cyberbullismo con i ragazzi degli Istituti d’istruzione superiore secondaria “Enrico Fermi” e “Giovanni Caboto” di Gaeta. Interverranno il dott. Giacomo Ebner, Magistrato presso il Tribunale ordinario di Roma - Presidente della XV commissione ANM “Educazione alla legalità”; l’avv. Olivia Mandolesi, Vice Procuratore Onorario presso il Tribunale di Roma; l’avv. Ester di Napoli, curatrice del libro “Leggi qui Guida Galattica (e) norme per adolescenti”, ideato da Giacomo Ebner e dell’avv. Monica Costa, mediatore penale della cooperativa C.R.I.S.I.
A moderare l’incontro sarà l’avv. Roberta Castini, mediatore penale della Cooperativa C.R.I.S.I. scarl Onlus.
Ad aprire l’evento, i saluti del Sindaco di Gaeta, dott. Cristian Leccese, e della Consigliera comunale con delega alla Pubblica Istruzione, prof.ssa Gianna Conte. Inoltre, interverranno i Dirigenti scolastici dell’Istituto Tecnico Nautico “Caboto”, prof.ssa Maria Rosa Valente, e dell’Istituto “Fermi”, prof.ssa Valentina Paumgharden; il Direttore U.L.E.P.E. di Latina, dott.ssa Sabrina Tola, e la dott.ssa Ilaria De Vanna, vicepresidente della Cooperativa C.R.I.S.I., esperta di giustizia riparativa e Qualified trainer per lo European Forum for Restorative Justice.
Il Sindaco Leccese ha sostenuto sin da subito l’idea di poter continuare a realizzare l’importante momento di formazione per i ragazzi della nostra città, già iniziato lo scorso anno dalla precedente Amministrazione con il progetto “mediazione e risoluzione del conflitto”, nell’ottica di una più ampia diffusione della cultura della mediazione e della riparazione.
A tal riguardo, la Consigliera delegata alla Pubblica istruzione, Gianna Conte, ha dichiarato: «Anche quest’anno abbiamo intrapreso un percorso formativo importante in favore dei giovani e degli adulti della nostra città, che tenendo conto delle esigenze, del contesto culturale del nostro territorio e dei tempi in cui viviamo, si sofferma sulla cura delle relazioni umane attraverso l’approfondimento dei punti innovativi della giustizia riparativa già accennati lo scorso anno, per continuare ad aprire buone strade per il futuro delle nuove generazioni del nostro territorio. Un particolare ringraziamento deve essere rivolto ai Dirigenti degli Istituti scolastici di Gaeta, che hanno guardato con favore la realizzazione del progetto nelle proprie scuole e la partecipazione al Convegno sul bullismo e cyberbullismo che si terrà il prossimo 24 febbraio».
«Il progetto – aggiunge l’avv. Roberta Castini, promotrice del progetto e organizzatrice del Convegno sul tema del “bullismo e cyberbullismo” - si pone in linea con la Direttiva Europea 2012/297/UE, che obbliga gli Stati membri a dare attuazione alla giustizia riparativa e alla recente “Riforma Cartabia” (D.Lgl. 10.10.2022 n.150) rivolta a promuovere attività sociali e culturali che possano portare alla più ampia diffusione soprattutto tra i giovani del nuovo concetto di giustizia riparativa che si affianca a quello tradizionale. Il nostro obiettivo è di trasmettere ai ragazzi la consapevolezza delle proprie azioni e la responsabilità di riparare un danno, condurli per mano a ricucire le lacerazioni nelle relazioni personali e ricostruire la possibilità di una buona convivenza, individuando le azioni che possono essere messe in campo dai protagonisti del progetto. Il Comune di Gaeta ancora una volta si pone in prima linea nella realizzazione di progetti che hanno quale obiettivo la costruzione per i nostri giovani di un futuro in un modo migliore».